Lo Zibaldone, scritto da Giacomo Leopardi tra il 1817 e il 1832, è un diario personale che raccoglie appunti, riflessioni e aforismi che conta 4562 pagine. Lo Zibaldone rappresenta il carattere enciclopedico della riflessione Leopardiana. Tra i temi fondamentali della raccolta troviamo il rapporto tra uomo e natura, la riflessione sul piacere e la teoria della poesia.
- Rapporto tra uomo e natura: le idee di Leopardi sul rapporto tra uomo e natura hanno subito una trasformazione , passando dal raffigurare una natura benefica e generosa ad una natura malefica, con una concezione negativa dell'esistenza.
- La riflessione sul piacere: questa riflessione occupa un posto centrale nel pensiero di Leopardi, è il simbolo della sua psicologia, della sua morale e della sua estetica. L'uomo leopardiano è definito dalla sua sete insaziabile di felicità, ovvero piacere, che si manifesta in ogni attività compresa l'espressione poetica, ma questo desiderio infinito non può essere soddisfatto da nessun piacere finito e per questo l'uomo è condannato a una condizione di angoscia che Leopardi chiama "noia" caratterizzata dal vuoto esistenziale e dalla perdita di contatto con gli impulsi vitali.
- La teoria della poesia: questa teoria è strettamente legata a quelle della natura e del piacere perchè la poesia si situa dalla parte delle illusioni e della natura e inizialmente contro la ragione. Le riflessioni sulla poesia sono alimentate dagli interessi e dalle competenze filologiche di Leopardi che indaga sulle lingue antiche e moderne. sfogliando lo Zibaldone vediamo comporsi una specie di vocabolario poetico ragionato nel quale sono presentate le parole più adatte alla scrittura in versi e si spiega perchè alcune sono preferite rispetto ad altre.
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